Fisica

Le ampie linee di ricerca della Sezione Fisica coprono aree della fisica sperimentale e teorica moderna che spaziano dall'ottica quantistica alla fisica dell'alte energie, dal calcolo quantistico alla fisica dei laser, dalla cosmologia alla scienza dei materiali, dalla fisica medica ai sistemi dinamici. Vi sono diverse attività in stretta collaborazione con l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, il Consiglio Nazionale delle Ricerca e l’Istituto Nazionale di Astrofisica. Inoltre un Dottorato in Fisica e Astrofisica con forti connotazioni internazionali permette alla Sezione di formare giovani ricercatori e fornire loro gli strumenti e le capacità necessari per inserirsi in gruppi di ricerca in istituti e laboratori nazionali e esteri.

Laboratorio Insulab

Il laboratorio INSULAB diretto da Michela Prest è un laboratorio di sviluppo di sistemi di rivelazione basati su rivelatori al silicio e scintillatori plastici per la fisica delle particelle, la fisica dello spazio e la fisica medica.

Calorimetro shashilk

Calorimetro shashlik piombo-scintillatore, letto da Silicon PhotoMultiplier, installato sulla linea T9 del Proton Synchrotron del CERN per la fase di test.

Calorimetro a cristalli Matrice di cristalli di PbWO4 per la realizzazione di un calorimetro a cristalli con lettura con Silicon PhotoMultiplier. I cristalli sono i prototipi dei rivelatori del calorimetro elettromagnetico di CMS (LHC).

Fotomoltiplicatore Matrice di quattro Silicon PhotoMultiplier per la lettura della luce emessa da scintillatori organici o inorganici per la realizzazione di sistemi di tracciamento e di calorimetri.

Rivelatore Boro Rivelatore a fibre scintillanti drogate al boro lette da un fotomoltiplicatore multianodo per la misura della contaminazione neutronica di fasci radioterapici di fotoni ad alta energia.

Rivelatore Microstrip Rivelatore a microstrip di silicio per la ricostruzione della traiettoria delle particelle cariche deviate da cristalli curvi di silicio. Il rivelatore è stato installato nel sistema a vuoto di una delle linee dell'acceleratore MAMI (Mainz).

DiSAT 2017